La libreria Strand di New York ha riaperto dopo settimane di lockdown
La libreria Strand, tra i luoghi più visitati di New York da turisti e autoctoni, ha riaperto ieri dopo settimane di lockdown: la coda, fotografata da uno dei librai, faceva il giro dell’isolato. Per i bibliofili la foto è il simbolo di una buona notizia: se non ci sono riusciti l’ebook e il deficit di attenzione procurato dai social, nemmeno un lockdown globale ha ucciso i libri di carta.
Le librerie hanno riaperto da una settimana anche nel Regno Unito, e l’associazione di categoria riporta 4 milioni di libri venduti in sei giorni, un balzo del 30% sulle vendite della stessa settimana nel 2019, e generale contentezza. In Francia, Paese di forti lettori, il governo ha stanziato 82 milioni di euro di aiuti per librerie e case editrici; e la rivista dei librai Livres Hebdo ha stimato un aumento degli acquisti di libri del 230% nella prima settimana di déconfinement (in compenso durante l’emergenza le vendite erano calate del 60%).
Le librerie erano state considerate in quasi tutti i Paesi «servizi non essenziali», e quindi chiuse durante il lockdown. Il paradosso: l’Italia è stata tra i primi a permettere di riaprirle (e inserirle nei servizi «essenziali», invece, prima dei parrucchieri). Ma con le perdite inferte dal lockdown, che ha ridotto il loro volume d’affari dell’85%, molte non hanno più riaperto.
Sognamo code come da Strand anche in Italia: quanto è «inessenziale» leggere?
Fonte: Il Corriere della Sera, (c) Irene Soave, "Che bella ripartenza: in coda da Strand".
Link alla news: https://www.corriere.it/NewsletterCorriere/america-cina/ac54aa3a-b5eb-11ea-9dea-5ac3c9ec7c08_nl_AmericaCina.html
Link alla libreria Strand, NYC: https://www.strandbooks.com/